Allievi devoti

In questi giorni guardare le attività che vengono svolte dentro alle scuole di danza è un vero piacere.
Che si tratti di classi piene o anche con due soli allievi. 
Sono tutti giovani allievi innamorati della danza, ragazzi volenterosi che amano trascorrere il proprio tempo in sala e non al parco o al mare. 
O meglio, possono fare entrambe le cose! 
Sono giovani desiderosi di recuperare il tempo perduto o dare un senso alle giornate per non perdere altro tempo. 
Sono giovani che rispettano la loro disciplina e, grazie ad essa, sanno meglio affrontare le norme imposte e richieste, con grande senso del dovere. 
Sono giovani ben seguiti, da insegnanti che hanno dato loro tanto di sè, al punto da non poterne più fare a meno.
Dietro ai bravi allievi ci sono sempre degli ottimi insegnanti. 
Diamo il giusto merito ad un lavoro che molto spesso viene sminuito dietro alla parola “passione”. 
In realtà, è molto di più.
È un lavoro di grande conoscenza, disciplina e di educazione. 
Chi lo affronta con serietà, sa bene il peso di tale mestiere. Avere a che fare con la formazione di giovani vite non è un gioco, non è passione.
È responsabilità. È impegno. È etica professionale.
Il dietro le quinte, le fatiche fatte prima della messa in scena, nessuno le potrà mai capire, se non gli addetti ai lavori. 
Al pubblico arriveranno sempre coreografie belle, pulite e farcite di bei sorrisi! 

Don’t Stop Dancing ©️
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Testimonial allieve Accademia Vincenzo Bellini

A settembre?

Finalmente i tersicorei sono rientrati a studiare nelle sale dei propri teatri.
Gli allievi che hanno potuto, sono tornati alle loro scuole di danza, dai propri insegnanti. 
Purtroppo per i più piccoli le lezioni non sono riprese, nella maggior parte dei casi, per una sana e corretta tutela. 
Non tutti dispongono di grandi sale che garantiscono le distanze richieste. 
E naturalmente il nostro pensiero vola a settembre…
chissà cosa accadrà? 
Chissà in quali condizioni potremo tornare in sala di danza, nelle scuole private. 
Di certo non sarà facile sostenere la situazione attuale!
Con l’arrivo del freddo e della pioggia, la sosta esterna sarà limitante. 
I più piccoli avranno bisogno di essere accompagnati dalle mamme negli spogliatoi.
Le classi numerose dovranno essere smembrate.
Le sanificazioni, tra una lezione e l’altra, causeranno dei ritocchi all’orario delle lezioni. 
Ma, soprattutto, la paura la farà da padrone?
Quanti allievi torneranno in sala e quanti lasceranno la danza per la paura di “quel che potrebbe essere”?

Siamo molto vicini a tutti i proprietari delle scuole di danza che hanno avuto il coraggio di riaprire a maggio le loro strutture per 20/30/40 allievi, affrontando comunque le spese richieste. Gli stessi che oggi brancolano nel buio, non sanno che ne sarà di loro, della loro scuola e se riusciranno a portare avanti il proprio lavoro, quel sogno iniziato molti anni fa e che oggi è un fardello che porta su di sè un grande punto interrogativo. 
Che la sorte, la comprensione, il rispetto e l’intelligenza accompagni noi tutti! 

Don’t Stop Dancing ©️
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Testimonial Ilenia Montagnoli

Paradosso incredibile

Ok. Il calcio muove una valanga di soldi.
La cultura molto meno.
A noi, è ormai chiaro, non ci si fila nessuno. 
Ci state abbandonando a noi stessi senza direttive.
Ma così facendo, caro Stato Italiano, 
il calcio rimanderà ben presto il virus in circolo e saremo tutti fregati. 
Quindi, più cultura=più intelligenza per tutti,
perché a causa del caro e tanto amato sport nazionale, 
nessuno di noi vuole rimetterci la salute/la pelle.

Mettetevi una mano sulla coscienza per noi tutti, grazie! 

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Ossigeno

Le scarpette da punta sono per alcuni 
uno strumento di tortura. 
Per molti altri sono ossigeno per la vita. 
Dio, quanto mi siete mancate! 

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In foto Elisa Arnone, ballerina Teatro Massimo Palermo

Grande stima

‼️GRANDE STIMA 

Ogni giorno leggere e ascoltare le parole degli insegnanti e dei proprietari delle scuole che hanno ripreso, è davvero tosta da digerire. 
La situazione è talmente complessa e difficile che per contrastarla ci vuole davvero fegato. 
Decidere di lottare, di riaprire e riattivare una struttura che chiede tanti sacrifici economici e psicofisici ogni giorno, non è cosa semplice.
Gli allievi che ad oggi sono rientrati nelle scuole, non sono nemmeno la metà in media, e il punto interrogativo per settembre rimane un pensiero fisso molto pesante da sopportare. 
Ma sappiate che la vostra missione oggi è più nobile che mai:
state dando a tutti i giovani che hanno deciso di ricominciare, la possibilità di tornare alla loro vita, alla loro normalità. 
Alla loro passione più grande.
State dando loro la possibilità di tornare ad essere felici.

A voi, va tutta la stima, la solidarietà e la forza che meritate ♥️

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Manca tutto

‼️MANCA TUTTO

In queste giornate, chi ha sempre vissuto di danza, non può che vivere strane sensazioni e inconsce mancanze.
Troppa calma, troppo poco da fare.
È incredibile quanto quel periodo folle, fuori dagli schemi e maledettamente frenetico, possa mancarci.
Manca l’adrenalina dei preparativi, della chiusura delle coreografie, delle corse per gli ultimi accessori. Le prove dei filati. 
I meravigliosi momenti folli tra colleghi, di risate infinite e indimenticabili, durante le pause delle prove. Le complicità e gli aiuti. 
Mancano le cene fuori orario, al termine di giornate lunghe e infinite, stancanti a dir poco, da condividere con i colleghi per addrizzare il tiro su molte cose e per divertirsi lavorando. 
Il vero privilegio di questo mestiere. 
Divertirsi lavorando!
Mancano perfino tutte le domande assurde delle mamme!!!
Mancano i volti degli allievi, vogliosi e preoccupati insieme, di danzare, esibirsi per loro stessi e per mamma e papà. 
Dio, come manca tutto questo! ♥️

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Pochi ma buoni

‼️POCHI MA BUONI

La prima settimana di lezioni dopo il lockdown è stata svolta da molte scuole.
In proporzione il rientro degli allievi (dalle notizie ricevute) 
è stato un po’ basso. 
Motivazioni generali?

“Ho paura per mio figlio” 
“Che senso ha riprendere a giugno”
“Per un mese non ne vale la pena”
“Fa caldo”
“Mio figlio è stanco”

Ora, in base a queste risposte, capiamo bene PIÙ CHE MAI la fatica degli insegnanti nel portare avanti un percorso sano e corretto.
E, soprattutto, non chiediamoci troppo il perché la danza sia un’arte elitaria, non aperta a chiunque e selettiva per natura.

La cosa più bella da pensare è che, ad oggi, in sala di danza, sono tornati tutti gli allievi davvero appassionati che non possono vivere senza la danza! 

Don’t Stop Dancing ©️
#dontstopdancing