Compagne di corso

Tra COMPAGNE DI CORSO ci si ama alla follia, 
poi si discute, si litiga e il giorno dopo 
ci si abbraccia e si torna di nuovo 
migliori amiche!
Si vive tutti i giorni insieme e si condivide 
quanto di più prezioso si ha nella vita..
la PASSIONE!
È un rapporto fraterno nato 
grazie a “Mamma-Danza”!
Chi meglio delle tue compagne 
potrebbe capire quello che senti…
gioie, ansie, dolori fisici. 
Il palcoscenico che consolida il legame 
durante gli spettacoli, i concorsi e 
i saggi di fine anno, rendendolo solido e indissolubile.
Una cosa è certa…non potreste mai 
fare a meno di loro!

Don’t stop dancing 
#dontstopdancing

Il mestiere dell’insegnante

Il mestiere dell’insegnante di danza è bellissimo, sia chiaro. Scaturisce dapprima da una passione personale nei confronti della danza e poi dall’amore nel trasmetterla.
Ma è tanto faticoso, impegna costantemente il corpo e la mente, una costante attenzione e un giusto equilibrio nel dare e poi pretendere. Avere a che fare con i bimbi, con gli adolescenti non è cosa semplice nè da prendere alla leggera:
Noi tocchiamo delle vite e le segniamo!!!
E per questo è richiesta grande conoscenza e enorme coscienza nel farlo. Spesso ci trasformiamo in psicologi e dobbiamo, senza lasciarlo trapelare, avere atteggiamenti e comportamenti differenti con ogni allievo presente in sala. Nessun preferito, solo tanti caratteri diversi da saper gestire.

Don’t stop dancing 
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La poesia del Maestro

La poesia che recita con pazienza 
tutto il giorno e per tutti i giorni 
un Maestro di danza:

Sostieni il metatarso e senti 10 dita sul pavimento. 
Ginocchia tese. 
Ruota le cosce, senti gli adduttori, 
stringi il sedere e pancia in dentro. 
Sostieni le braccia. Chiudi le costole, 
scapole in dentro. Giù le spalle e su il mento. 
Collo lungo come le giraffe. 
Sguardo fiero e sorriso sulle labbra. 

Instancabilmente instancabili Maestri ❤️

Don’t stop dancing 
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Le mie allieve

Alle mie allieve, le mie eterne bambine, 
le sgrido, do dei soprannomi assurdi, 
forse qualcuno di loro a volte avrà pure 
pianto in sala. 
Ma rimarranno sempre le mie allieve 
e guai a chi me le tocca.
Sono mie e della danza!

Don’t stop dancing 
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I migliori anni

Poi un giorno ti fermi e provi a tirare due somme della tua vita e ti rendi conto che da quando sei piccino hai dedicato quasi completamente il tempo a lei: la danza.
Si è presa la tua infanzia, l’adolescenza, le gite scolastiche e forse anche qualche vacanza estiva. Si è presa la spensieratezza di quegli anni e la libertà. 
Il sabato e la domenica. E poi?
Ha lasciato un sacco di dolori fisici che ci accompagneranno fino alla fine. 
Calli ai piedi e nasi arroganti.
Ha lasciato un carattere deciso e forte, una maturità e una coscienza superiore alla media, insieme alla devozione e ad uno spirito del sacrificio per questo amore grande e immenso che ha reso e sempre renderà la nostra vita decisamente unica.
Si è presa i migliori anni per rendere più preziosi quelli che sarebbero arrivati in futuro!

Don’t stop dancing 
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Il danzatore e il palcoscenico

È incredibile come un danzatore possa sentirsi bene dentro ad una sala mentre studia, ma inevitabilmente si sentirà un’entità libera e intoccabile ogni volta che starà su un palcoscenico:
lui e la musica, solo o con un partner con il quale scambiare ogni sensazione, con le proprie emozioni nude e sincere davanti ad un pubblico che le vedrà tradotte in movimenti del corpo, mentre in maniera differente tutti gli animi si rinfrancheranno per merito dell’arte.

Don’t stop dancing 
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Allieve grate

Ogni giorno eravamo tutte perfette, dalla divisa allo chignon sempre in ordine. Iniziava la classe e non si fiatava dall’inizio alla fine. La Maestra usava un tono di voce costantemente alto e ci dava dei soprannomi non sempre carini. Lo stomaco ci si stringeva, alle volte qualcuna non resisteva e scoppiava in lacrime. Qualcun’altra lo faceva in camerino al termine della lezione. Nessuno la detestava. Tutte noi la giustificavamo in quanto coscienti che quegli errori non dovevamo permetterceli. Anzi, le eravamo grate di tutte quelle attenzioni. Di tante siamo arrivate in poche, pochissime al traguardo. 
E oggi quella Maestra che strillava per il bene di noi giovani ballerine, per forgiarci e preparare il nostro avvenire, è sempre nei nostri cuori ed è il nostro esempio mentre svolgiamo il suo stesso lavoro e speriamo che un domani qualcuno dei nostri allievi potrà rivolgere questi stessi pensieri a noi!

Don’t stop dancing 
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Pliè

Quanto lavoro dietro ad un Demi plie:
Schiena dritta, scapole in dentro, 
costole chiuse, spalle giù e collo lungo. 
Sedere stretto, adduttori ruotati e ginocchia ruotate in linea con le punte dei piedi. 
Tarso e metatarso alto per sostenere le caviglie.
E siamo solo al primo esercizio della sbarra, ricorrente in qualsiasi altro esercizio. 
Chiunque abbia mai detto che la danza classica è cosa semplice e per tutti,
era uno stolto!

Don’t stop dancing 
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Un primo passo

La divisa dentro ad una scuola di danza 
non è un capriccio dell’insegnante 
ma un primo passo 
verso l’ordine e la disciplina del balletto

Don’t stop dancing 
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Senza fretta

Non abbiate fretta 
di creare piccoli mostri danzanti, 
ma pensate piuttosto con coscienza 
di porre delle basi solide 
per un loro futuro splendente!

Don’t stop dancing 
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