Resilienza

È incredibile come, in questo momento storico,
gli animi danzanti siano comprensibilmente divisi a metà!
Da una parte, prevale la paura per i contagi, per le spese da affrontare per sanare tutta la struttura e per le diversità con le quali saremo costretti a convivere. Dunque si predilige la riapertura delle strutture a settembre, perché comunque nei mesi estivi non sarebbero disposti a rimanere aperti.
Dall’altra, la grande voglia di tornare nelle sale, con le dovute precauzioni, riprendere a fare risplendere la nostra forma fisica, consapevoli dell’importanza che la nostra arte occupi nella vita dei ballerini.
Troppi mesi chiusi in casa e grande bisogno di ricominciare a socializzare, muoversi e ritrovare una parvenza di normalità.
Sono molti ormai i giovani che non vogliono uscire più da casa e probabilmente è anche compito della danza, tornare a dar loro serenità!
Entrambe le decisioni sono comprensibili e non devono in alcun modo essere giudicate.
Ci sarà chi aprirà a maggio per svolgere, al meglio, l’attività nei mesi estivi con i tanti o pochi allievi che sceglieranno di rientrare.
Ci sarà chi preferirà per molteplici motivazioni di ripartire a settembre.
In entrambi i casi, ricordiamoci di mantenere grande lucidità e tolleranza.
Non giudicate chi gioisce per rientrare e chi vuole essere più cauto.
Il mondo è bello perché è vario!
Mostriamo intelligenza e spirito di convivenza col diverso.
Siate resilienti.